Che fine fanno i panettoni che non si mangiano nel periodo delle feste? Una riflessione sullo spreco alimentare in Italia
In queste settimane il mood del momento è quello allegro e colorato del Carnevale. Maschere, stelle filanti, costumi e tanti dolci tipici di questo periodo che compaiono su scaffali di pasticcerie e supermercati.
Non facciamo in tempo a terminare i panettoni ed i pandori che in un attimo la tradizione ma anche il marketing ci proietta in una nuova dimensione. Ma vi siete mai chiesti che fine fanno i panettoni che non si mangiano?
Si parla sempre più spesso del tema dello spreco alimentare ma forse gli italiani non si sono ancora resi conto di quanto impattante sia questo fenomeno sulla vita di tutti i giorni e sull’ambiente.
Secondo gli ultimi dati del Rapporto Waste Watcher 2025 gli italiani sprecano ogni giorno 88,2 grammi di cibo, superando così i 600 grammi a settimana per una spesa pro capite di 139,71 euro ogni anno. Pane e frutta gli alimenti maggiormente sprecati.
Un’arma a doppio taglio che da un lato pone un grave problema sociale in quanto se da un lato c’è chi spreca, dall’altro c’è chi non ha nulla da mangiare e muore di fame, ma non solo. Si innesca, infatti, anche il problema ambientale: non bisogna dimenticare, infatti, che lo spreco di cibo non fa altro che aumentare le emissioni di CO2.
Proprio nel corso delle festività, di solito, lo spreco alimentare cavalca livelli incredibili. I dati si intensificano perché si compra di più, si preparano molte più cose in casa, proprio in occasione delle feste ma quello che non si consuma e si spreca arriva a cifre da capogiro.
I dolci stagionali come i panettoni ed il pandoro sono in vetta alle classifiche degli alimenti più sprecati nel periodo di fine ed inizio anno. A dirlo i dati del sondaggio condotto da Too Good To Go, l’app contro gli sprechi alimentari, che confermano che gli italiani sono consapevoli di sprecare più cibo nel corso delle festività natalizie.
E allora, tutto quello che non viene consumato in questo periodo che fine fa? Dove vanno a finire i panettoni che non mangiamo?
I panettoni ed i pandori che rimangono sugli scaffali nel post periodo natalizio di solito sono sempre pochi e quelli che non si sono venduti di solito vengono proposti a prezzi veramente convenienti, scontati del 50 o anche 70%.
La cosa importante che gli italiani dovrebbero capire è che un panettone può essere mangiato in ogni periodo dell’anno, ottimo a colazione come anche a merenda e che non è necessario buttarlo quando il periodo canonico della festività è terminato.
All’estero, infatti, ma anche a Milano nell’ultimo periodo, si sta puntando sulla destagionalizzazione del panettone, un modo per apprezzarne ancora di più la specificità ed il gusto, ordinandone anche solo una fetta, e azzerando gli sprechi alimentari.
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